La natura del Tempo

Il mio processo artistico è imbevuto della ri-flessione sulla natura del Tempo e sulla sua percezione. Provo a restituirne forma visiva da una sequenza di segni che sembrano sospendere, condensare o allungare il suo movimento.

Per misurare in maniera indiretta il valore di questa forza invisibile, acquista per me un’importanza primaria l’esperienza delle trasformazioni “scultoree” che il suo scorrere plasma sul volto della materia e la “corporeità” di luce che assume nelle cromie sperimentate nelle superfici. Così l’impronta morfologica del Tempo viene catturata nelle forme del mio artefatto, originata dai materiali e dal processo. 

Fallisco tutte le volte. Ogni parte del dispositivo finale, ogni piccolo elemento, ogni riflesso espone solo in modo frammentario quella sorta di invisibilità del Tempo che solo lo “spett-attore” è in grado di completare – non necessariamente nell’immediato -, in un movimento relazionale sempre presente che concentra in sé il proprio passato e il futuro.

IL TEMPO: dalla teoria della relatività, alle invenzioni tecnologiche, fino all’arte contemporanea
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  • Stephen Kern: La percezione del mondo tra Otto e Novecento
  • Marcel Proust, Esther Ferrer, Roman Opalka, Michael Wesely, Felix Gonzales Torres, Giuseppe Penone, Douglas Gordon, Fabio Mauri, Christian Boltanski, Michelangelo Pistoletto

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